Galería
2024
Folleto
[page-n-1]
A set of clothing exhumed from the mass graves at the Paterna cemetery.
Set di abiti riesumati nelle fosse comuni del cimitero di Paterna.
Photo: Eloy Ariza-Associació Científica ArqueoAntro.
English | Italiano
[page-n-2]
The exhibition “The archaeology of memory: the mass graves of
Paterna” explores the story of the graves of the Franco regime from
an archaeological perspective. It is a case study of a particular site:
the municipal cemetery of Paterna, where more than 150 graves
are documented and at least 2,237 people were murdered by the
dictatorship between 1939 and 1956.
The exhibition has three main objectives. The first is to underline the
contributions of various scientific disciplines to the study, and more
specifically of the technical teams that are carrying out the exhumations, identifying the victims, and recovering their life histories. The
second is to pay public tribute to the victims of repression and their
families, as well as the groups and individuals who, for decades, have
fought to defend their memory. And the third is to establish a dialogue
with society about the need for public policies on memory, since the
violation of human rights is an issue that should concern us all.
The project is based on material culture – that is, both the evidence exhumed in the graves and the personal belongings kept by the victims’
families in their homes. This material culture is used to narrate the life
stories of the murdered and to discuss the mechanisms of repression
of the dictatorship, and also to examine the role that these objects
have today in the construction of democratic memory. In this way, the
exhibition establishes a dialogue between the past and the present.
“The archaeology of memory: the mass graves of Paterna” invites
us to reflect on our traumatic recent past, and to think about the
scenarios of coexistence that, as a democratic society, we would
like to build for the future.
The main exhibition inside the museum building is complemented
by a display in the courtyard which shows how the process of exhumation of the mass graves has been depicted in newspapers,
comics and illustrated books.
Tuesday to Sunday
Da martedi a domenica
“Archeologia della memoria. Le fosse comuni di Paterna” è un
approccio alle fosse comuni del franchismo dal punto di vista archeologico e attraverso un caso di studio specifico: il cimitero comunale
di Paterna, dove sono documentate più di 150 fosse e almeno 2.237
persone uccise dalla dittatura tra il 1939 e il 1956.
10-20 h.
Admission free on weekends and public holidays
Ingresso gratuito fine settimana e festivi
La mostra ha tre obiettivi principali. Da un lato, rendere visibile il
contributo delle discipline scientifiche e delle équipe tecniche che
stanno effettuando la riesumazione, l’identificazione delle vittime
delle rappresaglie e il recupero delle loro storie di vita. Dall’altro,
riconoscere pubblicamente le vittime della repressione e le loro famiglie, così come i gruppi e gli individui che, da decenni, rivendicano e
lottano per la loro memoria. Infine, stabilire un dialogo con i cittadini
sulla necessità di politiche pubbliche riguardanti la memoria, poiché
la violazione dei diritti umani è una questione che riguarda la società
nel suo complesso.
Col·lecció família Ortí-Fita.
Il progetto parte dalla cultura materiale, sia quella riesumata dalle
fosse che quella conservata dalle famiglie in casa, per raccontare le
storie di vita delle persone fucilate e dei meccanismi di repressione
della dittatura, ma anche del ruolo che questi oggetti hanno oggi nella
costruzione della memoria democratica. Si instaura così un dialogo tra
passato e presente.
Nel complesso, la mostra è stata concepita come uno spazio aperto che
ci invita a riflettere sul nostro passato recente più traumatico e a pensare
agli scenari di convivenza che, come società democratica, vorremmo
costruire per il futuro.
Il contenuto della sala continua nel cortile con una mostra sulla
rappresentazione dei processi di riesumazione delle fosse comuni nelle
vignette dei giornali, nei fumetti e nei libri illustrati.
Exhumations at the Paterna
cementery and materials
associated with executed persons.
Riesumazioni nel cimitero di Paterna
e materiali associati alle persone
fucilate. Photos: Eloy Ariza Associació Científica ArqueoAntro.
Note:
Both the theme and the materials that
comprise the exhibition are particularly sensitive. This is especially true of
the personal belongings of the victims.
Nothing has been placed on display
without the consent of the families,
and the same is true of the stories
and experiences that the exhibition
narrates. “The archaeology of memory” takes great care to avoid the risks
of sensationalism or trivialization by
providing a strong scientific contextualization and treating the exhibits with
the utmost respect at all times.
Once again, we express our gratitude
to each and every one of the people,
families and associations that have
participated and have accompanied us
in this project.
Nota:
Sia la tematica che la parte dei materiali che costituiscono la mostra sono
specialmente sensibili, in particolare gli
oggetti personali delle vittime delle rappresaglie. Tutto ciò che viene mostrato e
raccontato è stato fatto con il consenso
delle famiglie con una contestualizzazione scientifica e un trattamento espositivo
specifico per evitare spettacolarizzazioni
e banalizzazione.
Information
Informazione
www.museuprehistoriavalencia.es
Follow us on
Seguici su
Ribadiamo la nostra gratitudine a tutte
le persone, famiglie e associazioni che
hanno partecipato e che ci hanno accompagnato in questo processo.
Curatore: A ndrea Moreno Mar tín,
Tono Vizcaíno Estevan, Eloy Ariza Jiménez
e Miguel Mezquida Fernández
Design: Rosa Bou e Kumi Furió. L imoestudio
Curators: A ndrea Moreno Mar tín,
Tono V izcaíno Estevan, Eloy Ariza Jiménez
and Miguel Mezquida Fernández
MUSEU DE PREHISTÒRIA DE VALÈNCIA
Design: Rosa Bou & Kumi Furió. Limoestudio
C/ Corona, 36. 46003 València · I nfo: 963 883 565
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A set of clothing exhumed from the mass graves at the Paterna cemetery.
Set di abiti riesumati nelle fosse comuni del cimitero di Paterna.
Photo: Eloy Ariza-Associació Científica ArqueoAntro.
English | Italiano
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The exhibition “The archaeology of memory: the mass graves of
Paterna” explores the story of the graves of the Franco regime from
an archaeological perspective. It is a case study of a particular site:
the municipal cemetery of Paterna, where more than 150 graves
are documented and at least 2,237 people were murdered by the
dictatorship between 1939 and 1956.
The exhibition has three main objectives. The first is to underline the
contributions of various scientific disciplines to the study, and more
specifically of the technical teams that are carrying out the exhumations, identifying the victims, and recovering their life histories. The
second is to pay public tribute to the victims of repression and their
families, as well as the groups and individuals who, for decades, have
fought to defend their memory. And the third is to establish a dialogue
with society about the need for public policies on memory, since the
violation of human rights is an issue that should concern us all.
The project is based on material culture – that is, both the evidence exhumed in the graves and the personal belongings kept by the victims’
families in their homes. This material culture is used to narrate the life
stories of the murdered and to discuss the mechanisms of repression
of the dictatorship, and also to examine the role that these objects
have today in the construction of democratic memory. In this way, the
exhibition establishes a dialogue between the past and the present.
“The archaeology of memory: the mass graves of Paterna” invites
us to reflect on our traumatic recent past, and to think about the
scenarios of coexistence that, as a democratic society, we would
like to build for the future.
The main exhibition inside the museum building is complemented
by a display in the courtyard which shows how the process of exhumation of the mass graves has been depicted in newspapers,
comics and illustrated books.
Tuesday to Sunday
Da martedi a domenica
“Archeologia della memoria. Le fosse comuni di Paterna” è un
approccio alle fosse comuni del franchismo dal punto di vista archeologico e attraverso un caso di studio specifico: il cimitero comunale
di Paterna, dove sono documentate più di 150 fosse e almeno 2.237
persone uccise dalla dittatura tra il 1939 e il 1956.
10-20 h.
Admission free on weekends and public holidays
Ingresso gratuito fine settimana e festivi
La mostra ha tre obiettivi principali. Da un lato, rendere visibile il
contributo delle discipline scientifiche e delle équipe tecniche che
stanno effettuando la riesumazione, l’identificazione delle vittime
delle rappresaglie e il recupero delle loro storie di vita. Dall’altro,
riconoscere pubblicamente le vittime della repressione e le loro famiglie, così come i gruppi e gli individui che, da decenni, rivendicano e
lottano per la loro memoria. Infine, stabilire un dialogo con i cittadini
sulla necessità di politiche pubbliche riguardanti la memoria, poiché
la violazione dei diritti umani è una questione che riguarda la società
nel suo complesso.
Col·lecció família Ortí-Fita.
Il progetto parte dalla cultura materiale, sia quella riesumata dalle
fosse che quella conservata dalle famiglie in casa, per raccontare le
storie di vita delle persone fucilate e dei meccanismi di repressione
della dittatura, ma anche del ruolo che questi oggetti hanno oggi nella
costruzione della memoria democratica. Si instaura così un dialogo tra
passato e presente.
Nel complesso, la mostra è stata concepita come uno spazio aperto che
ci invita a riflettere sul nostro passato recente più traumatico e a pensare
agli scenari di convivenza che, come società democratica, vorremmo
costruire per il futuro.
Il contenuto della sala continua nel cortile con una mostra sulla
rappresentazione dei processi di riesumazione delle fosse comuni nelle
vignette dei giornali, nei fumetti e nei libri illustrati.
Exhumations at the Paterna
cementery and materials
associated with executed persons.
Riesumazioni nel cimitero di Paterna
e materiali associati alle persone
fucilate. Photos: Eloy Ariza Associació Científica ArqueoAntro.
Note:
Both the theme and the materials that
comprise the exhibition are particularly sensitive. This is especially true of
the personal belongings of the victims.
Nothing has been placed on display
without the consent of the families,
and the same is true of the stories
and experiences that the exhibition
narrates. “The archaeology of memory” takes great care to avoid the risks
of sensationalism or trivialization by
providing a strong scientific contextualization and treating the exhibits with
the utmost respect at all times.
Once again, we express our gratitude
to each and every one of the people,
families and associations that have
participated and have accompanied us
in this project.
Nota:
Sia la tematica che la parte dei materiali che costituiscono la mostra sono
specialmente sensibili, in particolare gli
oggetti personali delle vittime delle rappresaglie. Tutto ciò che viene mostrato e
raccontato è stato fatto con il consenso
delle famiglie con una contestualizzazione scientifica e un trattamento espositivo
specifico per evitare spettacolarizzazioni
e banalizzazione.
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le persone, famiglie e associazioni che
hanno partecipato e che ci hanno accompagnato in questo processo.
Curatore: A ndrea Moreno Mar tín,
Tono Vizcaíno Estevan, Eloy Ariza Jiménez
e Miguel Mezquida Fernández
Design: Rosa Bou e Kumi Furió. L imoestudio
Curators: A ndrea Moreno Mar tín,
Tono V izcaíno Estevan, Eloy Ariza Jiménez
and Miguel Mezquida Fernández
MUSEU DE PREHISTÒRIA DE VALÈNCIA
Design: Rosa Bou & Kumi Furió. Limoestudio
C/ Corona, 36. 46003 València · I nfo: 963 883 565
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